Scambio di comunicazioni tra AEL e Paracelso sul caso Mauritania

Al Direttivo della Fondazione Paracelso

ringrazio per la cortese e dettagliata risposta alla mia comunicazione in merito al grido di allarme che mi era pervenuto dalla Mauritania per il quale avevo chiesto la possibilità di usufruire del vostro interessamento per eventuali azioni nell’ambito del vostro progetto Sans Frontières che, come risulta, ha egregiamente sopperito a situazioni analoghe a quelle descritte.

Mi rendo conto che ben ho fatto di rivolgermi a Paracelso (ma non avevo dubbi) dal momento che dopo una vostra più attenta analisi della mia lettera, grazie alla vostra consolidata esperienza in aiuti a paesi più sfortunati, avete subito appurato che l’associazione della Mauritania fa già parte della Federazione Mondiale dell’Emofilia, cosa che mi è stato confermato dall’ interlocutore stesso a seguito di una telefonata diretta e che, come apprendo da voi, trattasi di un  requisito  importantissimo per attivare eventuali aiuti e/o collaborazioni.

In più ho appreso sempre dal nostro interlocutore Mauritano che l’allarme lanciato per un caso specifico di una grave emorragia in assenza di disponibilità in loco di farmaci, per fortuna è stata superato proprio grazie all’ arrivo (forse un po’ tardivo) di 20 flaconi di farmaco inviati direttamente dalla Federazione Mondiale dell’Emofilia.

In merito alla vostre richieste di maggior dettaglio sul caso esposto sono in grado di comunicarvi che Il nostro interlocutore, è affetto da Emofilia A grave, che  in passato annualmente si è trasferito per temporanei e limitatissimi periodi di permanenza in Italia, nella fattispecie a Roma dotato di tutti i permessi e documenti amministrativi del caso, compresa l’attribuzione temporanea di Codice Fiscale, potendo così usufruire di assistenza medica di breve periodo in Italia nel rispetto di tutte le regole del caso.  Probabilmente entro fine anno riuscirà di nuovo a recarsi a Roma e in questa occasione potrò stabilire un contatto più diretto e dare seguito alla sua principale richiesta che era quella di poter stabilire dei collegamenti e dei contatti costanti tra l’associazione degli emofilici Mauritana e le associazioni o le organizzazioni Italiane che si occupano degli emofilici.

Proprio in merito a questo fatto rilevo che, per quanto esaustivi, mentre suggerite di rivolgermi a Fedemo per i suoi contatti con il Centro Nazionale Sangue, la vostra risposta tuttavia non ha colto la parte della mia lettera che propone di creare un gruppo di coordinamento per aiuti umanitari all’estero con il coinvolgimento di un gruppo di associazioni aderenti sotto l’egida di Paracelso. Un modo questo per non trovarsi sprovveduti a fronte di segnalazioni di casi drammatici, siano essi singoli o collettivi. Insomma, creare un gruppo, una struttura, un consesso Associazioni/Paracelso per avviare operazioni solidali e perché no, non solo all’ estero.

Sono sicuro che vorrete riconsiderare quest’ ultima proposta in maniera da poter articolare in futuro gli aiuti già previsti dal progetto Sans Frontières (inclusi altri progetti) in maniera più condivisa (con le associazioni).

Un cordiale saluto

Ernesto Borrelli

Roma 04/11/2021

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